La pratica di arieggiare il prato è fondamentale e non deve essere essere trascurata o sottovalutata, perché da essa dipende lo stato di benessere del tappeto erboso, attraverso un’operazione di pulizia meccanica dove vengono creati dei tagli verticali per ottenere un prato non solo omogeneo e bello da vedere ma soprattutto in buona salute.
Con il trascorrere dei mesi, infatti, muschio ed erba secca tendono ad accumularsi sul suolo contrastando il giusto passaggio di ossigeno, luce e acqua, causando un aspetto paglierino del prato
Quando bisogna arieggiare il prato
Arieggiare il prato è un operazione che non deve essere sottovaluta ma eseguita in modo regolare in determinati periodi dell’anno, per mantenerlo in salute e perfettamente compatto.
Può essere sconsigliata nei primi tre anni di vita dalla semina, poi va effettuata annualmente, nella stagione primaverile, nel periodo che precede la ricrescita di stagione e la relativa ripresa vegetativa, e nell’autunno per rimuovere i residui vegetali dell’estate.
Solitamente viene effettuata quando il suolo presenta una temperatura superiore a 8-10° C, e L’aria intorno ai 13-18° C Ciò che bisogna ricordare e che prima di procedere all’operazione di arieggiatura è necessario che il prato sia stato già tagliato almeno un paio di volte.
Un secondo periodo dell’anno in cui è possibile eseguire l’intervento di arieggiatura è l’autunno, per permettere al prato di essere liberato da tutte le quantità di muschio formate durante il periodo estivo, favorendo in tal modo una buona crescita.
Perché è importante l’arieggiatura
Ogni prato è un vero e proprio organismo che per crescere bene necessita una serie di cure, altrimenti crescerà in modo incontrollato, sviluppandosi solo in altezza e con radici abbastanza profonde, accumulando con il tempo un rilevante strato di erba secca sul suolo.
Arieggiare il prato è un operazione di manutenzione che permette di eliminare i residui vegetali che pian piano si sono accumulati sulla terra, al fine di donargli nuovo vigore e farlo crescere in modo ottimale.
La mancanza di tale operazione può causare:
• terreno e radici non riescono ad essere bene ossigenati
• il suolo diventa compatto
• funzione ridotta della fotosintesi
• l’irrigazione non ha effetto perché l’acqua non riesce ad arrivare alle radici
• elementi nutritivi e fertilizzanti non raggiungono le radici in profondità
Tutto ciò comporta per lo stato di salute del prato un indebolimento che provoca un tappeto meno uniforme e verde e quindi più soggetto a malattie funginee.
Arieggiatura: come avviene
Il lavoro di arieggiatura prevede di praticare leggeri tagli verticali nel prato di circa 2-4 cm di profondità.
Gli strumenti professionali che vengono utilizzati per arieggiare il prato svolgono tre diverse funzioni: scarificano, ovvero puliscono la terra eliminando il feltro, arieggiano il manto erboso, raccolgono tutti i residui di materiale che è stato rimosso e che viene gettato direttamente su un cesto di raccolta.
Come arieggiare correttamente il prato
Per essere sicuri di procedere correttamente all’arieggiatura del prato è importante tenere in considerazione delle regole ben specifiche, ovvero:
• Procedere al taglio del prato, portandolo ad un altezza massima di 4 cm
• L’arieggiatura deve essere eseguita dopo che sono stati effettuati dai due ai tre tagli
• Per rendere gli interventi più sicuri è utile che il suolo sia lasciato secco
• La profondità del lavoro deve essere corretta.
Nel caso in cui vengono impiegati degli strumenti elettrici, si consiglia di spingere l’arieggiatore in un’unica direzione, in maniera rapida con una velocità costante.
Una volta aver pulito e arieggiato, il prato è pronto per la risemina; fatto ciò i benefici non si faranno attendere e il risultato sarà un prato in piena salute, pieno di vigore, dalla colorazione accesa e sana, pronto per essere vissuto in tutta la sua bellezza durante le stagioni più calde dell’anno.
Raccomandazioni finali
In conclusione a quanto detto, si può dedurre che l’arieggiatura rappresenta per il prato un vero e proprio toccasana per il suo benessere.
Quello che bisogna ricordare è che questo succede solo se viene eseguita nel giusto periodo dell’anno, che come già detto sono la primavera e l’autunno.